Zecchino, armetta n° 9 (Dal Portico) – Sec. XVI
Nel XVI secolo Lucca aveva estese e proficue relazioni commerciali nei più ricchi stati Europei e avere una moneta che rappresentasse il benessere economico raggiunto, era un’esigenza, il Governo della Repubblica sempre attento decretò nel 1572 la coniatura dello Zecchino, sostituendo il precedente Scudo d’oro del Sole. La raffinazione dell’oro era un’operazione laboriosa e difficile per quel tempo, ma l’officina Lucchese riuscì ad ottenere per lo Zecchino una bontà di Kt. 23.19, accrescendo così la notorietà della Repubblica e della sua Zecca. Domenico Massagli nella Storia della Zecca e delle monete Lucchesi⬝ a proposito dello Zecchino scrive: ⬦titolo che lo rese tanto celebre da sollecitare la cupidigia dei mercadanti, dei banchieri e degli speculatori d’ogni paese⬦ / ⬦titolo sempre elevatissimo ed assai superiore a quello delle zecche di Roma e Genova⬦. Lo Zecchino Lucchese in tutti i tempi ed anche in terra straniera, ottenne sempre una speciale predilezione per peso e bontà.
Scheda:
- Dimensioni: 22 mm.
- Indice catalogo: 10024
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